Il Canada è uno di quei paesi dove bisognerebbe tornare a più riprese, talmente sarebbero le cose da vedere nei suoi spazi immensi.
Comincerò da Montreal, la capitale del Quebec. Città multirazziale dove si parla prevalentemente francese, data anche la presenza di un rilevante numero di persone di origine francese, ma si parla correntemente anche l’inglese, a causa delle passate colonizzazioni. E’ una città che vive praticamente sotto terra per buona parte dell’anno, a causa delle temperature rigide che possono arrivare anche a 20° sotto lo zero.
Arrivare lì d’inverno e vedere dall’aereo il fiume San Lorenzo tutto ghiacciato è uno spettacolo incredibile. Per facilitare la vita delle persone, negli anni sessanta, è stata creata la città sotterranea, una vera e propria città nella città, fatta di tunnel multipiano che collegano tra loro stazioni della metropolitana, una delle più grandi del mondo, scuole, alberghi, centri commerciali, ristoranti e luoghi di ritrovo e divertimento, dove è possibile trovare, anche in apposite gallerie d’arte, oggetti di artigianato Inuit, etnia autoctona di questo paese, che ancora oggi fatica ad adattarsi ai sistemi governativi. La loro arte è basata su sculture in legno, osso e pietra, all’inizio del secolo scorso scambiavano questi oggetti con sale ed armi e rappresentano animali o uomini dell’antica tribu’ Thulè dalla quale discendono.
Ma non si può non pensare al Canada, senza pensare allo sciroppo d’acero, non a caso sulla bandiera canadese c’è proprio una foglia d’acero.
Addentrandosi nei parchi canadesi, è facile trovare fattorie, dove producono questa specialità tipica canadese… ho avuto la fortuna di visitarne una, un posto bellissimo, immerso, per l’appunto, in una foresta d’aceri, in pieno periodo di raccolta.
Lo sciroppo d’acero è prodotto attraverso la raccolta della linfa degli alberi, composta da acqua e zucchero, sui quali è inserito un piccolo rubinetto, sotto il quale viene appeso un secchio, che viene poi vuotato manualmente. Questo liquido viene fatto bollire in un evaporatore, che separa l’acqua dallo zucchero, che si trasforma, dopo diverse ore, in sciroppo. Per fare un litro di sciroppo occorrono almeno 40 lt. di acqua d’acero.
Lo sciroppo d’acero è utilizzato come dolcificante, ma anche per insaporire i dolci, come i pancakes, french toast e molti altri utilizzi di pasticceria. Curiosa è l’usanza di versare lo sciroppo appena fatto sulla neve per ricavarne dei ghiaccioli…
Da Montreal ci spostiamo verso ovest nella provincia dell’Ontario, a Toronto, un viaggio avventuroso a causa di una serie incredibile di disavventure aeree senza precedenti, dove, per arrivare ci ho messo due giorni, arrivando in ritardo all’inaugurazione di un evento del quale ero l’organizzatrice…
Comunque, nonostante la neve che mi ha accolto e i 5° sotto zero, Toronto è una bellissima città, specialmente nel periodo natalizio, dove è imperdibile il Christmas village, nel Dstillery District, pieno di bancherelle e negozi dedicati unicamente al Natale… per un’eterna bambina come me un posto fantastico, tra l’altro, con ottimi ristoranti….
La maniera più spettacolare per vedere bene Toronto è dalla CN Tower, una torre di ben 553 metri, gli high speed elevators sono velocissimi e salgono i 346 metri fino al “glass floor” dove i pavimenti sono di vetro e danno l’impressione di passeggiare sul vuoto. Vicino alla CN Tower c’è l’acquario, non molto grande ma sicuramente spettacolare, con una delle collezioni di meduse più grandi al mondo… come dimenticare Casa Loma, un castello stile vittoriano costruito da un signore inglese i primi del 900, oggi diventato un museo dedicato alla sua storia ed alla vita quei tempi.
Il posto migliore per fare una bella foto allo skyline della città invece è prendere il traghetto per il Toronto Island Park. In estate ci sono delle vere e proprie piccole crociere alle isole di fronte a Toronto, ma in inverno non è possibile a causa del clima rigido e bisogna accontentarsi.
Da Toronto tappa d’obblio sono, ovviamente, le Cascate del Niagara, uno spettacolo della natura unico, come lo è avventurarsi con la barca sotto la cascata, dove, nonostante gli impermeabili in dotazione, è impossibile non fare una bella doccia, ma lo spettacolo e l’emozione che si vive, vale sicuramente la pena…
La gastronomia in Canada ha subito molto gli influssi inglesi e francesi. Comunque, tra i piatti più comuni , oltre al classico bacon, salsicce e patate fritte, carni e pesci grigliati, si possono assaggiare aringhe e salmone in ogni loro forma, oppure l’aragosta servita con del, mais.
La cucina quindi è prevalentemente di taglio europeo ma con qualche deviazione tipicamente americana a Toronto.
Il Canada ha sempre riservato molte soddisfazioni al il nostro olio extravergine. Infatti è molto richiesto ed apprezzato. Molti sono infatti i ristoranti e gli chef italiani di livello che utilizzano olio italiano, ed in particolare toscano.
Ho avuto l’onore di incontrarne alcuni che hanno abbinato i nostri oli toscani, ai loro piatti, con grande successo, dopo aver parlato del nostro olio toscano d’eccellenza agli studenti del Centennial College Art of Culinary School, un’altra esperienza che ricordo con particolare emozione….
Il Canada non è un produttore di olio extravergine di oliva, a causa del suo clima che impedisce la coltivazione delle piante di olivo, ma in compenso, ne acquista tantissimo, soprattutto dall’Italia.
Il Sial Canada che si svolge a Montreal ogni anno è una delle fiere agroalimentari più importanti del Nord America. Nel corso della fiera è possibile anche partecipare ad un concorso specifico per l’olio extravergine di oliva di qualità, dove spesso sono stati premiati oli toscani.
Tuttavia, per esportare i nostri oli è necessario, come negli USA, sottostare a diverse regole di controllo alimentare, ed ottenere specifiche licenze di importazione. Negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati siglati vari accordi commerciali tra Canada ed Unione Europea, facendo del Canada, quindi, un ottimo canale di esportazione per i nostri prodotti di qualità.
Il nostro viaggio in Canda finisce qui.. ci sentiamo al prossimo viaggio…. Stay tuned