Grecia, paese ricco di storia, che ci riporta ai ricordi scolastici di una civiltà che, ancora oggi, assieme a quella dei Romani sono alla base della cultura moderna.
Visitare la Grecia significa immergersi, non solo nelle sue attrattive storiche, ma anche naturalistiche, grazie al mare cristallino ed alla bellezza indiscussa della sua miriade di isole ed isolette, nonché alla sua cucina, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, arricchita anche da un ottimo olio extravergine di oliva, del quale la Grecia è un grande produttore.
La Grecia andrebbe visitata a piccole dosi, tante sono le cose da vedere. Sono tornata più volte in Grecia ed ogni angolo visitato riserva emozioni.
Comincio da Atene, la sua capitale. Chi non ha mai visto almeno in foto, la famosa Acropoli che domina la città dall’alto… La sua ampia area archeologica è, ricca di monumenti tra i quali il Partenone, il tempio di Atena o l’Eretteo con le famose “Cariatidi”, figure di donna che sembrano reggere il tetto del tempio ed il cui significato è ancora oggi motivo di discussione tra gli archeologi. Ai piedi dell’Acropoli c’è l’Agorà, centro della vita sociale, politico e commerciale della città, famosa anche per il Tempio di Efesto, nonché per la condanna a morte d Socrate. Per gli appassionati è d’obbligo una visita all’interessante Museo Archeologico. Non può mancare poi una visita a Monastiraki, dove nel suo caratteristico “mercatino delle pulci“, si può acquistare davvero di tutto, oppure, si può fare un salto nel quartiere della Plaka, per perdersi nelle strette stradine piene di negozietti o assaggiare l’ottima cucina locale in uno dei numerosi ristoranti.
L’arcipelago greco annovera migliaia di isole ed isolette tra il Mar ionio ed il Mar Egeo, una più bella dell’altra.
Tra queste Creta, Rodi e Santorini.
Molte di queste sono di origine vulcanica e tutta la zona è stata spesso interessata negli anni da eruzioni e terremoti.
Nel 1700 a.c. un evento catastrofico causò l’eruzione del vulcano dell’isola di Thera, conosciuta oggi come Santorini.
L’esplosione fu talmente violenta che distrusse anche molte città delle isole vicine, compreso tutti i palazzi di Creta come quello di Cnosso, ricostruito e rimaneggiato più volte. Si dice che contenesse un labirinto dove era stato rinchiuso il Minotauro, personaggio mitologico con il corpo di un toro e la testa di uomo.
La leggenda racconta che Teseo, figlio del Re di Atene Egeo, fu scelto dal Re di Creta, Minosse, per essere sacrificato al Minotauro. Ma Arianna, figlia di Minosse, innamorata di Teseo, gli donò un gomitolo di filo, affinchè potesse poi trovare l’uscita dal labirinto del Minotauro, dopo averlo ucciso. Teseo tornò così vincitore, tuttavia suo padre Egeo, credendolo invece morto, si suicidò gettandosi in mare, che fu quindi da allora chiamato Mare Egeo. L’area archeologica di Cnosso è molto vasta e vale sicuramente una visita a Creta, così come le sue numerose spiagge con mare incredibilmente bello.
Santorini oltre al mare, offre viste mozzafiato dalla sua cima, specie dalla cittadina di Thera, molto pittoresca, con le sue casine bianche, i tetti azzurri e le spiagge nere, che tradiscono la sua origine vulcanica.
Rodi, invece, è legata indissolubilmente alla nascita dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri che, scappando dalla Terrasanta, finirono a Cipro per poi rifugiarsi a Rodi, dove sono rimasti per 217 anni, fuggendo infine a Malta da dove l’Ordine prese il suo nome più conosciuto..I Cavalieri edificarono a Rodi possenti mura e la Rocca, visitabili ancora oggi.
L’isola di Rodi è la più grande dell’arcipelago ed è bellissima dal punto di vista sia naturalistico che storico. La città vecchia, patrimonio Unesco, offre molte attrattive, come il Palazzo del Gran Maestro, il Museo Archeologico, la Via dei Cavalieri. Ovviamente anche qui le bellissime spiagge non mancano.
Ma dopo tanto girovagare cosa c’è di più bello che andare alla scoperta delle specialità della famosa cucina greca?
C’è davvero l’imbarazzo della scelta! I primi alimenti che vengono in mente non possono che essere quelli più popolari: la Feta e l’olio di oliva.
La Feta è un formaggio a pasta semi-dura salato, base dell’insalata greca composta da verdure, olive ed olio extravergine di oliva.
L’olio di oliva per la Grecia è storia e tradizione. Le prime coltivazioni risalgono a più di 4.000 anni fa, la storia dell’olio di oliva è nata lì ed è tuttora alla base della dieta dei cittadini greci.
Questo olio di oliva è spesso demonizzato da molti, che non conoscono la sua qualità. E’ pur vero che la Grecia è, assieme a Italia e Spagna, tra i maggiori produttori mondiali di olio di oliva.
La maggior parte dell’olio di oliva prodotto in Grecia viene esportato, a prezzi di mercato competitivi, in tutto il mondo, dove viene utilizzato per creare blend con l’olio prodotto nei paesi importatori. Purtroppo non sempre questo olio di oliva esportato ha la qualità per essere definito extravergine. Questa, tuttavia, è una problematica comune tutti i paesi esportatori e dipende solo dall’onestà dei produttori, di qualunque paese siano. Questo quindi non significa che l’olio greco non sia buono, anzi, in Grecia si producono molti oli extravergine di altissima qualità, spesso premiati nei maggiori concorsi internazionali. Questo è dimostrato anche dal numero di oli extravergine certificati DOP ed IGP registrati, che sono oltre 30…
La qualità migliore di olio extravergine di oliva greco è ottenuta dalla cultivar autoctona Koroneiki, coltivata prevalentemente nel sud del Peloponneso. Questa pianta produce olive piccole ed ha una costante produttività. L’olio presenta un fruttato medio/intenso con amaro che prevale sul piccante, gusto con sentori persistenti di erba, carciofo, oliva verde e pomodoro verde, è usato in blend per dare più carattere ad altri oli che ne sono privi, ottimo su brasati e primi piatti saporiti, carne alla brace ed al forno, bruschette, salse e condimenti piccanti, marinate di pesce o frutti di mare, zuppe di verdure e legumi.
L’altra cultivar molto conosciuta è la Kalamata, più nota per essere ottima come oliva da tavola o sottolio. Il suo olio presenta un fruttato verde di intensità media con alcune note più mature. Gusto di carciofo, foglia di ulivo e, in secondo piano, il pomodoro e il limone. L’amaro ed il piccante hanno intensità medio-leggera con una leggera e molto gradevole predominanza del piccante ed è molto versatile su ogni piatto.
Una nota importante, che fa onore alla Grecia, è l’attenzione e la consapevolezza che questo popolo ha per l’olio extravergine di oliva, prodotto del quale la popolazione fa grandissimo uso. Infatti non è raro trovare nei locali di ristorazione, persino nei resort, olio certificato DOP o IGP sui tavoli….. usanza importantissima che l’Italia dovrebbe imparare ad imitare, visto che i nostri ristoratori sono ancora restii ad utilizzare olio di qualità da offrire ai propri clienti..
Ma, tornando alla cucina greca, i suoi gusti e la sua varietà, risentono molto delle ricette tipiche del vicino oriente, soprattutto la Turchia.
Tra i piatti più popolari ricordo la Moussaka, una specie di lasagna, gratinata in forno, fatta con melanzane e patate fritte, poi assemblate a stati e ricoperte d besciamella profumata di noce moscata e cannella, una vera bontà.
Un altro piatto tradizionale è Il Souvlaki, uno spiedino grigliato di carne di maiale, spesso adagiato sulla “Pita”, il pane greco, simile a quello turco, fatto di pasta lievitata e cotta poi in padella, tipo piadina.
Molto usata anche la pasta, soprattutto per fare il Pastitsio, una pasta al forno, a base di sugo di carne e besciamella.
Il pesce è buonissimo sia grigliato che non, tra questi il “Polipo” in versione grigliato, “bollito” , condito con solo olio e limone, oppure in umido.
Molte le salse in accompagnamento, tra le quali la famosa “Salsa Tzatziki”,a base di yogurt greco, cetriolo, aglio, prezzemolo ed olio extravergine di oliva.
Lo Yogurt greco differisce da quello normale, nella quantità di latte necessaria per produrlo, al quale è stato tolto il siero ed altri liquidi, risultando quindi molto più denso e saporito.
Gli ingredienti principali dei dolci, sono prevalentemente a base di pasta fritta, tra gli ingredienti ci sono spesso miele e frutta secca.
Tra quelli più conosciuti ovviamente non si può scordare la popolare “Baklava”, un dolce di pasta fillo, alternata a strati di miele e frutta secca, oppure i “Loukoumades”, ciambelle di pasta fritta, ricoperte di miele e sesamo o palline di zucchero colorato.
Infine il “Pasteli” le buonissime barrette caramellate con mandorle, miele e sesamo.
La cucina greca meriterebbe pagine e pagine, ma il nostro viaggio in Grecia finisce qui… ci sono altri orizzonti da esplorare e la sete di conoscenza non si placa mai perché, viaggiare in altri paesi con usi e tradizione diverse da noi, non è solo un piacere ma, anche e soprattutto, cultura ed arricchimento personale… stay tuned..