Tra i dolci natalizi toscani non potevano mancare i “Cavallucci”… ma sapete perché si chiamano così?
La loro origine sembra risalga ai tempi di Lorenzo il Magnifico. All’inizio si chiamavano “Berriquocoli” ma, successivamente, poiché venivamo offerti ai viandanti che sostavano con il proprio cavallo nelle osterie della campagna senese, presero il nome di Cavallucci, anzi sembra che ne venissero offerti due: 1 per il viandante e 1 per il cavallo, che pare gradisse molto…
Ingredienti: 300 gr. zucchero, 120 ml. acqua per fare lo sciroppo di zucchero. 500 gr. farina 00, 12 gr. lievito vanigliato, scorza di 1 arancia grattugiata, 2 cucchiaini di semi di anice, 175 gr. noci, una punta di cucchiaino di spezie. Pepe bianco, cannella, noce moscata; 70 gr. canditi (meglio arancia, ma vanno bene anche quelli misti).
Mettere sul fuoco lo zucchero con l’acqua, appena lo zucchero è sciolto e comincia a fare delle bollicine sui bordi spengere, mescolare più volte, fino a che lo sciroppo diventa trasparente.
Prendete una ciotola (meglio se avete la planetaria con il gancio a foglia), mettere dentro le noci, frullate grossolanamente, aggiungere la scorza di arancio, i canditi e le spezie (anice, pepe, cannella e noce moscata), mescolare tutto aggiungere quindi la farina con il lievito.
Unire ora lo sciroppo a filo, mescolando bene.
Se fate l’impasto a mano, inizialmente farà un po’ fatica a compattarsi.
Create un panetto morbido che dividerete in 3 o 4 pezzi. Con le mani infarinate ricavate da ogni pezzo un cilindro che andrete a tagliare a pezzetti (vedi foto), con le mani infarinate fate delle palline che sistemerete sulla teglia. ricoperta di carta forno, dopo averle schiacciate leggermente nel centro.
Infornate a 160° per 20/25 minuti.
Eventualmente provate ad aprirne uno e se è il caso, lasciateli in forno altri 5 minuti, ma non di più, devono restare chiari.
Dopo che li avrete levati induriranno esternamente, mentre dentro devono risultare più teneri.
Si conservano 1 o 2 mesi in un contenitore con coperchio.