Autunno, non solo tempo di olio nuovo, ma anche di castagne!
Con le castagne si produce la farina dolce, con la quale si producono pasta e prodotti da forno, dal pane ai dolci. Tra questi c’è Il “Castagnaccio”.
Questo dolce è un’altra ricetta tipica della cucina povera toscana. La castagna nelle campagne era chiamata anche “pane dei poveri” perché, nascendo spontaneamente nei boschi, poteva nutrire chi non aveva molto da mangiare.
In Toscana, nel Mugello, la coltivazione dei castagneti da frutto risale addirittura all’epoca romana. La prima ricetta del “Castagnaccio” risale al 1500 ed era fatta con sola farina ed acqua, ma solo intorno al 1800 fu arricchita con pinoli, noci ed uvetta. La castagna è un seme selvatico e spesso è confusa con il marrone, che è sempre una castagna, ma di qualità più evoluta, grazie alla mano dell’uomo che, nel tempo, ha coltivato nuove piante fino ad ottenere il “marrone”.
Le differenze tra castagna e marrone sono molte. Sono entrambi dei semi che crescono dentro un riccio. Il riccio della castagna selvatica contiene più semi di piccole dimensioni, colore marrone scuro. La castagna si sbuccia meno facilmente e la sua polpa è meno delicata e più “rustica”. Le piante di “marroni” coltivati, invece, danno ricci con meno semi, ma di pezzatura più grossa. Il loro colore è un marrone più chiaro tendente al rossiccio. La polpa del marrone è più dolce e più lavorabile e la sua farina è particolarmente apprezzata ma è anche molto più costosa.
La Toscana produce ottimi marroni, non per nulla vanta un importante riconoscimento di qualità: il “Marrone del Mugello IGP”.
Ma veniamo ora alla ricetta del “Castagnaccio”.
Ingredienti per una teglia 23×30 circa: 350 farina di marroni (meglio la nostra IGP) 400 di acqua, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, 50 gr. gherigli di noce, 50 gr. pinoli. 50 gr uvetta sultanina, un rametto di rosmarino.
Mettete in ammollo l’uvetta in poca acqua tiepida, se piace aggiungete anche 2 cucchiai di marsala secca o Vin Santo.
In una ciotola versate la farina di castagne e l’olio. Poi aggiungete l’acqua a filo. Con una frusta elettrica, mescolate poco per volta fino ad ottenere un impasto cremoso.
Unite infine l’uvetta ben strizzata. Ungete la teglia. Versate dentro l’impasto. Non deve essere più alto di un dito. Cospargete la superficie con i gherigli di noce, spezzettati grossolanamente ed i pinoli. Infine spargete qualche foglia di rosmarino. Completate con un giro di olio extravergine.
Infornate in forno caldo a 180° per 30 minuti circa. Il castagnaccio è pronto quando la superficie presenta delle piccole “crepe”.
Lasciate raffreddare prima di servire.
Si conserva due o tre giorni in un piatto coperto con della pellicola.