CUCINA – COME ORGANIZZARLA – 9 – LA SPESA

Fare la spesa è una fatica alla quale dobbiamo sottostare una o due volte la settimana ma, se cucinare piace, anche fare la spesa può essere divertente, perchè già pregustiamo quello che ci prepareremo, quando scegliamo cosa acquistare. 

Ricordo, ancora una volta, che questa serie di articoli, sono per chi di cucina non sa proprio nulla e che, se non impara a cucinare, o digiuna o vive di cibo precotto e fast food… che tristezza…

Scherzi a parte, con i prezzi che lievitano a vista d’occhio per fare la spesa, oltre al carrello occorrerebbe anche una mappa per districarsi tra le miriadi di offerte del giorno. 

Nell’articolo precedente ho spiegato l’illusione del “virgola 99”… quindi, anche se sicuramente lo sapete già, vi ricordo che il prezzo va sempre confrontato per unità di misura, qualunque essa sia (al kg., al Lt., prezzo unitario.. ecc.). 

Ora, è impossibile parlare di tutti i prodotti. Mi soffermerò solo su alcuni di quelli di maggior consumo. 

Ovviamente non potevo  non iniziare dall’olio extravergine di oliva. Ho ripetuto alla noia questo concetto, ma poiché la strada è ancora lunga, lo ripeto nuovamente. Il prezzo di un extravergine buono, va dai 24 euro al litro in su. Oli con prezzi inferiori, vanno attentamente esaminati, cominciando dall’etichetta. Scegliete preferibilmente oli che abbiano almeno dichiarata la data di raccolta. Ricordo che, le aziende che commercializzano oli provenienti da frangiture dell’annata in corso (per esempio 2022/2023), devono obbligatoriamente scriverlo in etichetta. Vi consiglio quindi in ogni caso di sceglierne uno che ce l’abbia e che la provenienza sia almeno 100% italiano, anche se, come vi ho spiegato in articoli precedenti, questo non garantisce che poi lo sia davvero sia extravergine che 100% italiano. Poi, comunque, solo una volta aperta la bottiglia, odore e sapore potranno confermarvi se l’olio è difettato oppure no. 

La pasta è uno dei punti forti della nostra dieta mediterranea, celebrata in tutto il mondo e non può mancare sulle nostre tavole. Per essere buona la pasta dovrebbe avere almeno alcune caratteristiche. Deve avere una superficie ruvida ed opaca (quella trafilata al bonzo per esempio), in cottura deve sporcare poco l’acqua, rilasciando cioè poco amido ed ovviamente reggere bene la cottura, cosa che vale anche per il riso. 

La scelta del riso varia in base all’uso che ne fate. Il tipo “parboiled”, ideale per i risotti o le insalate di riso, è una delle tipologie più diffuse che regge bene la cottura. Per gli amanti della cucina orientale l‘ideale è il riso basmati, che presenta un chicco piccolo ed affusolato, buono anche per minestre di verdure o per accompagnare secondi di carne o pesce, spesso utilizzato in oriente al posto del pane. La scadenza di pasta e riso è riportata sempre sulle confezioni. E’ consigliabile però non lasciare mai sacchetti aperti in dispensa e conservare pasta e riso in scatole alimentari chiuse con coperchio, in luogo fresco e asciutto. A volte, così come accade per le farine, specie quando le temperature superano i 30°, se questi prodotti non sono stati conservati adeguatamente, possono comparire le famose “farfalline”. Nel caso va buttato tutto e fare subito un’accurata pulizia e disinfezione della dispensa. Quindi è bene non fare scorte,  di questi prodotti, specialmente in estate e comprare poche confezioni per volta. 

Passando ai secondi , il pesce è uno di quegli alimenti dei quali bisogna conoscere perfettamente la provenienza e la freschezza.. Soprattutto fate bene attenzione ai banchi dei “pronti”. Assicuratevi cioè che si tratti di pesce fresco e non “decongelato.  Spesso il pesce “decongelato” è anche sul banco, dove il pesce viene venduto a peso. Sul cartellino del prezzo in genere è indicato se è decongelato o meno, conviene però sempre chiedere prima di acquistarlo. Se non siete certi della freschezza, vi consiglio di affidarvi alle confezioni surgelate, specialmente cozze, vongole e crostacei in genere. Ricordo che ciò che è stato congelato, dopo lo scongelamento non deve assolutamente essere ricongelato! 

Anche per la carne, la provenienza è importante, come lo è la tracciabilità che compare in etichetta, che riporta l’intero percorso dalla nascita dell’animale alla sua macellazione, fino al banco vendita. Una particolare attenzione va fatta soprattutto in estate, quando le temperature molto alte, possono sciupare questi prodotti, nonostante il fresco del frigo, specialmente la carne macinata o le fettine molto fini. Il consiglio quindi è quello di comprarne piccole quantità e consumarle subito. Se pensate di non finirle in giornata, o le cuocete per il giorno dopo, oppure, solo se siete certi della loro freschezza, meglio congelarle. La carne macinata specialmente, tende a prendere una colorazione grigiastra ed anche il suo odore si può modificare. 

Per i condimenti, oltre l’olio, la regina è la passata di pomodoro, sulla quale ci sarebbe molto da dire, cominciando dalla provenienza e dagli ingredienti che non devono essere altro che pomodoro, acido citrico e sale. A volta può esserci anche qualche erba aromatica. Relativamente alla qualità, sicuramente il classico “pelato”, che si può sempre frullare, ha, almeno per me, un sapore decisamente migliore della passata classica. Tutti i pomodori confezionati in bottiglia o lattina sono pastorizzati, garantiscono quindi una certa sicurezza alimentare, ma, una volta aperte vanno consumate entro 2/3 giorni.

Per la scadenza, riportata sempre sulla confezione, va ricordata, per tutti i prodotti, la differenza tra le due indicazioni: “da consumarsi preferibilmente entro il…”, che si riferisce a prodotti che mantengono la qualità dichiarata fino alla data indicata, ma che anche dopo la scadenza sono ancora commestibili per un poco di tempo. Oppure la frase “da consumarsi entro il…” che si riferisce a prodotti con scadenza “tassativa” che, dopo quella data non sono consumabili, come per esempio, i formaggi  freschi ed i latticini, gli affettati ecc.. 

I formaggi stagionati hanno un utilizzo più lungo. Per garantirne la conservazione in frigorifero, consiglio vivamente di fornirvi di una macchina per il sottovuoto.  Questo tipo di conservazione impedisce la formazione di muffe, molto comuni per i formaggi, dopo un po’ che sono aperti, conservando sapore e freschezza. Il sottovuoto è utilissimo anche per le buste di affettato aperte e non finite. 

Le uova, dopo l’acquisto vanno conservate preferibilmente in frigo e non andrebbero utilizzate dopo la scadenza. Basta comunque la prova dell’acqua: se, immergendo un uovo in acqua, questo va a fondo, significa che è fresco, se resta a galla o inizia a sollevarsi meglio buttarlo. 

Per frutta e verdura meglio acquistarne piccole quantità per volta, per evitare ammuffimenti. Per la  verdura, come per il pesce, potete ripiegare sui surgelati, anche se non saranno mai come quelle fresche, tenendone una piccola scorta nel freezer. Se avete la macchina per il sottovuoto, potrete richiudere anche le confezioni dei surgelati, per un miglior mantenimento.

Riguardo all’insalata, consiglio di acquistare sempre “cesti” di insalata da pulire, piuttosto che le buste di foglie già pulite, che dopo un paio di giorni cominciano ad avere un cattivo odore. Per mantenere la freschezza dell’insalata da pulire, basta togliere le foglie esterne sciupate, schizzarla di acqua fresca, poi avvolgerla in carta da cucina ed inserirla in un sacchetto di plastica da alimenti, chiuso con un laccetto e conservarla in frigo nella parte meno fredda. Si manterrà diversi giorni, specialmente la parte centrale. La tipologia “gentile” o “pan di zucchero” sono tra quelle che si conservano meglio….  

Anche la frutta andrebbe acquistata in piccole quantità, in ogni caso, se vi ritrovate in casa troppa frutta già troppo matura, anche un giorno in più può significare buttarla, quindi potete sempre farci una bella macedonia, che è sempre piacevole da gustare. 

Beh..per oggi la spesa è fatta… spero di avervi dato qualche consiglio utile .. ma ho un ultimo consiglio… se dovete risparmiare, fatelo su altro e non su quello che mettete in tavola, preferendo qualità a quantità, perchè il corpo umano è una macchina meravigliosa, ma gli va dato il carburante giusto  per farlo funzionare bene….

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