Siamo arrivati ad una parte essenziale dell’organizzazione della cucina.
Infatti, inutile saper cucinare, se non sappiamo conservare correttamente tutto quello cuciniamo o che ci serve per farlo.
Innanzitutto va rivolta particolare attenzione a frigorifero e freezer.
Assicuriamoci quindi, prima di tutto, che non siano mai eccessivamente pieni. Il termostato deve essere impostato circa a metà potenza e mai troppo alto, per ottimizzare conservazione e consumo energetico.
Ovviamente, questi apparecchi vanno entrambi puliti regolarmente!
Cominciamo dal frigorifero: assicuratevi che la valvola di sfogo, che si trova sulla parete interna posteriore, sia sempre pulita e non ostruita. Riducete le aperture. Abbiate sempre cura di chiudere ermeticamente i cibi o negli appositi contenitori da frigo, o in buste sigillate, per evitare il diffondersi di cattivi odori, specie per alimenti dagli odori forti. Conservate le insalate da pulire avvolte in carta da cucina umida, inserita in un sacchetto da alimenti chiuso bene, durerà di più.
Fate molta attenzione alle scadenze!
Soprattutto la dicitura: “da conservarsi entro il….”. In ogni caso, prima di consumare qualcosa in frigo già da un po’, il vostro naso o la presenza di muffe, sono in genere un buon indicatore. Soprattutto carne, affettati e formaggi freschi, specialmente in estate, quando fa molto caldo e gli alimenti freschi prima si consumano e meglio è… Diciamo che è preferibile non aspettare più di 2 giorni dall’acquisto a cuocere la classica fettina. Nel caso meglio congelarla. Il consiglio è quello di rispettare comunque le scadenze riportate sulle confezioni.
Diversa è invece l’altra dicitura: “da consumarsi preferibilmente entro il… “ Quel “preferibilmente” significa solo che, passata la scadenza, il prodotto è ancora consumabile per un altro po’, ma potrebbe non conservare le sue caratteristiche originarie, come cambiare sapore, diventare più secco ecc. Per alcuni alimenti per esempio, uno a caso, l’olio extravergine di oliva, ho spiegato nella sezione apposita che, se correttamente conservato, e se l’olio è un olio di qualità, le sue caratteristiche si conserveranno nel tempo, anche dopo la scadenza, perdendo magari solo un po’ di profumo e sapore.
Avvertenza importante!
Controllare bene se dopo la data di scadenza, c’è un termine di conservazione del prodotto dopo l’apertura… , riportato spesso sulla maggior parte delle conserve, sottoli, sughi pronti ecc.. In genere, la raccomandazione è di conservare il prodotto in frigo dopo l’apertura, da 2 a 7 giorni.
Questo vale maggiormente per qualsiasi preparazione fatta in casa! Proteggete gli avanzi di cibo cotto in un contenitore per alimenti, meglio se di vetro con coperchio, oppure, in assenza di un contenitore idoneo, coprendo il piatto con una pellicola trasparente per alimenti consumando entro 2 giorni al massimo.
In quel caso è consigliabile non utilizzare il prodotto che è rimasto troppo aperto in frigorifero, dopo l’apertura, specialmente carne e pesce in scatola, le verdure sottolio, la salsa di pomodoro e tutti quegli alimenti che possono sviluppare “il botulino”, un pericoloso batterio che provoca gravissimi problemi per la salute.
Parliamo ora del freezer, per il quale il confezionamento degli alimenti è ancora più importante.
Per questo consiglio vivamente la conservazione sottovuoto. In assenza d’aria, i cibi non irrancidiscono, non cambiano colore e si conservano più a lungo, specialmente nel freezer.
Negli ultimi anni, infatti, la tecnologia ci ha dotati di piccoli fantastici apparecchi che sigillano sottovuoto, gli alimenti in appositi sacchetti, oppure possono sigillare le buste di surgelati acquistati, richiudendole perfettamente dopo che sono state aperte. Queste piccole accortezze garantiranno una conservazione ottimale degli alimenti nel vostro freezer. Questo vale anche per quello che conservate in frigo, specialmente grossi pezzi di insaccati o pezzi di formaggio, che hanno la tendenza a sviluppare muffe facilmente.
Come per il frigo, anche nel freezer i cibi vanno inseriti freddi. Le preparazioni di cibo cotto si possono conservare un mese o due, adeguatamente confezionati, ma solo e sempre se fatti con alimenti freschi e non con alimenti che erano stati già congelati!
Quindi mai ricongelare ciò che è stato precedentemente congelato!
Una particolare attenzione al freezer nel caso produca formazioni di ghiaccio, perché, in questo caso, va attuata regolarmente la procedura di sghiacciamento, per la conservazione corretta degli alimenti ed anche per consumare meno energia elettrica..
Anche per il freezer vanno usati contenitori o sacchetti appositi per alimenti.
Consiglio di trasferire il cibo dal freezer al frigo il giorno prima di consumarlo, in quanto è il sistema ottimale per un corretto scongelamento.
Ecco alcuni esempi di alcuni avanzi o preparazione che potete organizzare in monoporzioni da conservare in freezer:
Se vi avanza pane, pizza o schiacciata, potete confezionare delle monoporzioni da mettere in sacchetti ermetici da tenere in freezer, pronti all’occorrenza. In questo caso, quando volete consumarli, l’ideale è usare la friggitrice ad aria, dove è possibile ridare vita a queste monoporzioni inserendole direttamente nel cestello e cuocendo 3/4 minuti a 195°, il cibo sarà come appena sfornato. In alternativa potete mettere i pezzetti ancora surgelati nel forno caldo 5 minuti 200°, oppure in microonde, giusto 30 secondi, alla massima temperatura, ma questo metodo non darà mai la croccantezza degli altri due.
Un altro esempio di conservazione degli alimenti cotti messi nel freezer, sono le monoporzioni di pesto o altri sughi (sempre fatti con alimenti freschi). Per utilizzarli, se non li avete tolti dal freezer almeno un’ora prima, potete usare la funzione scongelamento del microonde, per poi versare il contenuto in una padella, che scalderete normalmente, versandoci poi dentro la pasta.
Vi piacciono tanto le fettine impanate di petto di pollo, manzo o sogliola? Potete prepararle da voi e conservarle in freezer per un mese e anche qualche cosa in più! E’ semplicissimo!
La carne va battuta con un batticarne, i filetti di sogliola no. Infarinate le singole fette, mettetele nell’uovo sbattuto e poi impanatele nel pangrattato. Distendete le fettine così impanate su di un vassoio coperto di carta forno. Lasciatele riposare 15 minuti. Diventeranno rigide. Poi avvolgete ogni fetta nella pellicola. Raccogliete tutte e fettine, una sull’altra e mettetele dentro un sacchetto ben chiuso nel freezer in posizione orizzontale. Quando avete voglia delle fettine impanate, potete scaldare il forno a 200°, mettete le fettine in un teglia (che si staccheranno bene, in quanto protette singolarmente dalla pellicola), ungetele da entrambe le parti con olio evo, e cuocete a 200° per 20 minuti circa, giratele a metà cottura. Quando saranno ben cotte, toglietele, poi salatele ed aggiungete qualche goccia di limone… In friggitrice ad aria bastano 15 minuti a 195°.
Infine l’ultimo esempio è dedicato alle vaschette monoporzione di lasagne o altri preparati gratinati da forno, che si possono congelare nelle vaschette di alluminio, dotate di un coperchio in cartoncino dove scrivere la data di scadenza. In questo caso è sempre bene trasferire le vaschette dal freezer al frigo la sera prima. Il giorno dopo trasferite il contenuto della vaschetta in un piatto che scalderete nel microonde alla massina velocità per 4 minuti. (Ricordo che i contenitori in alluminio non si possono utilizzare in microonde perchè prederebbero fuoco!). Potete eventualmente togliere la vaschetta dal freezer la mattina per mangiare il contenuto poi a pranzo. In questo caso lasciatela scaldare 1 o 2 minuti in più.
Quando scaldate gli alimenti nel microonde, consiglio di coprire il contenitore o con un piatto o con un coperchio di plastica da microonde per evitare schizzi, oppure, in alternativa, potete riscaldare il tutto in una pentola pirex con coperchio.
Un’ultima raccomandazione per ciò che conservate in dispensa, soprattutto farine, riso e pasta (sempre in appositi contenitori ben chiusi). Occhio alle scadenze, perché questi prodotti tendono, invecchiando, a creare le famose “farfalline”, che, se si annidano in dispensa, poi sono difficili da eliminare. Fate attenzione anche alle patate, che non devono mai germinare eccessivamente.
Per oggi terminiamo qui..
La prossima volta parlerò di cosa non dovrebbe mai mancare in dispensa, soprattutto per far fronte ad eventuali cene o pranzi a sorpresa… stay tuned…