OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA – OLEOTURISMO

L’ “Oleoturismo” e l’ “Enoturismo”, sono un sistema di turismo alternativo a quello tradizionale, in notevole crescita, che unisce quattro semplici fattori: territorio, aziende, prodotti e gastronomia. 

Questo tipo di turismo, infatti, permette di conoscere le aziende agricole dal loro interno, alla scoperta della qualità dei loro prodotti, in perfetto connubio con le meraviglie del nostro paese, un territorio meraviglioso , ricco di storia, bellezze naturali e tradizioni culinarie che pochi paesi al mondo possono vantare.  

Ecco quindi che, l’ “Oleoturismo” e l’”Enoturismo”, diventano un’opportunità di crescita, salvaguardia e valorizzazione delle produzioni di qualità, per molte aziende agricole. 

Queste attività di turismo oleo/enogastronomico quindi non sono una banale gita in campagna, ma una vera e propria esperienza di vita full immersion nella natura e nella realtà delle eccellenze agricole locali.  

Si va quindi a passeggiare tra filari di olivi e vigneti, ascoltando il produttore che ci racconta con quanto amore, attenzione e competenza cura le sue piante, come raccoglie le olive o l’uva, quale processo produttivo adotta, come nasce l’olio, come nasce il vino, riuscendo a far percepire pienamente, quanta passione e quanta fatica sono necessarie per raggiungere e mantenere un certo livello di qualità nel tempo. 

Ma cosa c’è di più bello, poi, dopo una sana passeggiata tra olivi e vigne conoscere, assaggiare ed assaporare i prodotti dei quali abbiamo sentito parlare? 

Si scoprirà quindi che l’olio extravergine di oliva, il vino, ma anche tutti gli altri prodotti, sono ben altra cosa, se gustati direttamente da chi li produce, imparando così ad individuare odori e gusti molto diversi da quelli che conoscevamo e che ci sembravano “buoni”, a favore di qualcosa di “molto più buono”. 

Un vero viaggio nei profumi e nei sapori di una campagna tutta da scoprire! 

Sono molte le esperienze offerte dalle aziende del territorio che organizzano, presso le proprie aziende agricole, attività di “Oleoturismo” o “Enoturismo”. 

Il turista quindi potrà, oltre a conoscere le varie realtà produttive e vistare frantoi o cantine, effettuare attività didattiche, magari tra gli animali della fattoria, gioia infinita per i bambini, oppure partecipare a simpatiche lezioni di cucina per scoprire come realizzare semplici piatti della tradizione culinaria contadina, da consumarsi poi in allegra convivialità… O ancora vivere interessanti degustazioni guidate di olio e vino in abbinamento a piatti tradizionali del territorio perché,  giustamente, così come per i vini, anche gli oli non sono tutti uguali ed ogni piatto vuole il suo abbinamento, sia di olio, che di vino. Ed ecco così che, per esempio, per l’olio, il turista scoprirà la differenza tra “fruttato leggero”, “medio” o “intenso” e che, riconoscere un olio “difettato” da uno di qualità, si può.  

Nella nostra meravigliosa Italia ogni regione racchiude le proprie peculiarietà. 

Questo viaggio alla ricerca delle nostre identità territoriali,  può diventare quindi, non solo un maggior divertimento, ma anche un accrescimento della nostra cultura! 

Sì,  perché conoscere ciò che mangiamo è “cultura”, una delle culture più belle ed appaganti che esistano! 

Imparare a riconoscere la qualità di oli, vini e prodotti di regioni diverse è un bagaglio di esperienze che non ha eguali. 

Anche la legislazione si sta finalmente occupando di questa alternativa alla vacanza classica, mordi e fuggi, fatta di fast food e cibi pronti di scarsa e dubbia qualità, per favorire questo tipo di turismo alla ricerca di qualcosa di più autentico, sano ed istruttivo.

Termino questo articolo con un’idea, (ma forse qualcuno ci sta già pensando e arrivo tardi..): la parte legislativa dovrebbe essere affiancata da una parte “pratica” per la quale, ogni regione,  dovrebbe realizzare un’applicazione interattiva per smartphone o PC, con una mappatura delle aziende che effettuano “Oleoturismo” ed “Enoturismo”, con calendari degli eventi stagionali delle aziende e link ai loro siti web, magari con suggerimenti su attrazioni storiche, culturali o naturalistiche da visitare nei dintorni di ogni azienda.. insomma una vera mappa turistica del gusto.

La speranza è che, l’ “Oleoturismo” e l’Enoturismo”, diventino sempre più richiesti, fino a che il consumatore finale acquisirà definitivamente il concetto che, la qualità, non è un’opzione, ma una necessità e che, ciò che mette in tavola ogni giorno, non può e non deve essere lasciato al caso.

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