Parliamo ora del “LECCINO”.
La sua origine non è certa, ma sembra che la sua provenienza sia attribuita al territorio pistoiese toscano.
Anche questa cultivar è largamente diffusa, oltre che in Toscana, in Italia ed all’estero. La produzione è elevata e costante ed è resistente ai climi freddi. E’ una pianta molto apprezzata per le caratteristiche particolari del suo olio che non presenta particolari picchi aromatici.
Per questo viene utilizzato spesso per mitigare oli con profumi e sapori troppo decisi, ed è presente nella maggior parte dei blend toscani. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdi, il profumo è quello di un fruttato leggero con sentori erbacei; il sapore è molto delicato ed equilibrato, senza eccessi, fresco, con lieve retrogusto di mandorla e carciofo, lievi note di amaro e piccante.
In cucina il “monocultivar” di “Leccino” si presta bene su primi piatti con sapori delicati di verdure, pesce o carni bianche alla griglia. E’ideale per la maionese o per i dolci, al posto del burro.
Le olive “Leccino”, dal sapore speziato e leggermente aromatico, sono utilizzate come ottime olive da tavola per preparare stuzzichini o antipasti a base di formaggi e salumi, oppure per arricchire piatti verdure o insalate.