Allora, avete le due bottiglie di olio di diversa qualità? Se le avete, mettetevi comodi..
Cominciamo dicendo che la valutazione organolettica dell’olio si compone essenzialmente di due fattori:
l’analisi OLFATTIVA
e quella DEGUSTATIVA
Non c’è quella VISIVA, che riguarderebbe il colore dell’olio, perchè, udite, udite! Nelle Commissioni ufficiali di assaggio, il COLORE dell’olio non conta, quindi, per non influenzare la valutazione, gli assaggiatori professionali usano bicchieri colorati marroni o blu.
Prima di iniziare, alcune raccomandazioni: per una degustazione corretta è bene non avere addosso profumi, avere la bocca pulita da ogni sapore, soprattutto caffè e sigarette e, ovviamente, niente raffreddore!
Preparatevi un bicchiere di acqua.
Detto questo prendiamo il nostro primo olio, quello che pensiamo sia più buono, e cominciamo:
1) versiamo un po’ di olio dentro un bicchierino di vetro
2) prendiamo il bicchierino tra le mani e scaldiamo il contenuto per alcuni secondi. Ipoteticamente l’olio andrebbe riportato alla temperatura di “gramolazione” (ricordate i famosi 27°?)
3) ora chiudiamo gli occhi ed annusiamo profondamente, prima con una narice, poi con l’altra, aspettiamo un attimo e ripetiamo l’operazione. Dovreste trovarvi in un mondo tutto vegetale che profuma di erba tagliata, di oliva, di verdure fresche
4) ora portiamone in bocca una piccola quantità, mischiamolo alla saliva, passiamo sul palato e inspiriamo tra i denti un po’ di aria (questa operazione si chiama “strippaggio”)
I profumi sentiti con il naso, diventano ora sapori.. carciofo, oliva più o meno matura, sentori vegetali, frutta a guscio, come mandorla o noce, lattuga, rucola, pomodoro e, contestualmente, dipende da olio a olio, dovreste sentire l’amaro e il piccante, più o meno forti, ma ben equilibrati e mai eccessivi, la bocca resta pulita.
Ecco se avete sentito questi odori e questi sapori sapete cosa cercare in un olio.
Mettete per ora il bicchiere a una parte.
Ora bevete un po’ di acqua, se volete potete mangiare un pezzetto di pane o, meglio, un pezzetto di mela, per pulire la bocca dal sapore precedente.
Ripetete dall’inizio tutta la procedura, versando un po’ di olio in un bicchiere pulito. Annusate bene, se sentirete odori sgradevoli, comincerete a capire la differenza.
Riprendete l’altro olio ed annusate prima uno poi l’altro.. la sentite la differenza??
Se il secondo, come penso, è difettato, non potrete avere dubbi.
Provate , se volete, a metterne in bocca appena un po’… se ripenserete al primo olio, ai profumi, al suo sapore, capirete cosa significa quando parlo di qualità.
Se volete un promemoria basta scaricare il pieghevole gratuito da stampare in A4 fronte/retro, sia in italiano che inglese!!!
Se volete poi trasmettere queste conoscenze ai vostri figli potete scaricare “Il percorso dell’olio da colorare“, 22 schede che raccontano il processo produttivo con i relativi disegni da colorare di Olivia, l’oliva….
Nel prossimo articolo approfondiremo i pregi ed i difetti dell’olio.. stay tuned..