OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA – L’IMPORTANZA DEL TAPPO ANTIRABBOCCO

GLI APPROFONDIMENTI 

CONSERVAZIONE E QUALITA’ DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Gli articoli da oggi in poi,  affronteranno una serie di approfondimenti su quanto trattato fino ad ora. 

Cominciamo con il richiamare, ancora una vota,  l’attenzione sugli oli che troviamo sui tavoli nel mondo della ristorazione. 

Molti ancora non sanno infatti che le bottiglie di olio che vediamo sui tavoli nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente e (come dice la legge del 2014) forniti di “idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta”. 

In altre parole, negli esercizi pubblici è indicato l’utilizzo del dispositivo antirabbocco, quello che vedete nella foto, che non permette che la bottiglia venga poi riempita con oli di dubbia qualità. 

Quindi è bene diffidare di bottiglie di olio extravergine di oliva sui tavoli che non hanno questo tipo di chiusura e ancora meno di oliere o ampolle che, di fatto non dovrebbero più esistere nei luoghi di ristorazione, non potendo garantire il loro contenuto. 

Consiglio anche di diffidare di bottiglie che, pur avendo il dispositivo antirabbocco, vengono lasciate sui tavoli senza il tappo (e qui l’attenzione del ristoratore per questo prodotto la dice lunga) oppure all’aperto sotto il sole, come spesso mi capita di vedere d’estate. 

Vi ricordo infatti che, l’olio extravergine di oliva, per mantenersi nel tempo deve essere conservato lontano dalla luce, dal calore e soprattutto dall’aria, quindi quando aprite una bottiglia, dopo l’uso ricordatevi di riporla ben chiusa in luogo fresco ed al buio, fermo restando che nulla mai potrà sostituire il vostro naso e le vostre papille gustative…. 

Quindi imparare a riconoscere l’olio “buono” è indispensabile!😉 A presto! Stay tuned..

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